I nuovi trend del fitness del 2020, come al solito, arrivano dagli USA e promettono di rimettere in sesto un fisico irrigidito dalla postura sedentaria, segnato dal tempo o da lavori usuranti, chi ha ossa troppo fragili, muscoli e articolazioni “a pezzi” e tanta difficoltà a piegarsi e allungarsi. Il punto di partenza sono i laboratori individuali di stretching (StretchLab) e gli allenamenti con macchine (OsteoStrong) che possono migliorare la densità ossea e frenare l’avanzare dell’osteoporosi.
StretchLab – secondo i suoi fondatori – ridefinisce il vecchio metodo dello stretching <<perché due corpi non sono uguali e nessuno StretchLab è uguale all’altro, per questo ogni centro offre un percorso personalizzato che permette, ad esempio, di aiutare i muscoli doloranti e a sciogliere le forti tensioni accumulate nel collo>>.
Il secondo, OsteoStrong, <<non è una palestra, una dieta, un integratore o un trattamento farmaceutico – sottolineano gli inventori – ma un sistema unico con cui si può migliorare la propria salute concentrandosi sull’unica cosa che tutti abbiamo in comune: il sistema scheletrico>>. Questo metodo si basa sull”osteogenic loading’ (Ol), un aspetto della medicina riabilitativa che ha l’obiettivo di migliorare la densità ossea e prevenire la fratture.
OsteoStrong è stato fondato nel 2012 in Texas da un ingegnere biomeccanico, Don Jaquish, che voleva aiutare la mamma giocatrice di tennis colpita da osteoporosi. Alla base del suo metodo c’è uno studio del Jyväskylä University (Finlandia). I ricercatori hanno scoperto che le ossa più dense del mondo appartengono alle ginnaste grazie alla loro capacità di assorbire una forza 4,2 volte maggiore del loro peso quando atterrano dopo un esercizio in aria. Non tutti però possono cimentarsi nella ginnastica, soprattutto a una certa età. Così Jaquish ha realizzato una macchina ‘hi-tech’ in grado di replicare in maniera sicura e fattibile lo sforzo delle ginnaste.
<<Lo stretching è la cosa che ti dimentichi di fare perché non lo conosci o ti concentri eccessivamente su un allenamento intenso – spiega il direttore della formazione di StretchLab, Austin Martinez – Un massaggio ‘rompe’ i nodi e ti rilassa ma finisce lì. Lo yoga va bene ma non è specifico e impegna troppo. Lo stretching ti dà ciò di cui i tuoi muscoli hanno assolutamente bisogno: l’allungamento>>.
Non ci resta che aspettare che arrivino anche nel Bel Paese.

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