Essere pigri e sedentari è la condizione ottimale per ingrassare, così come praticare attività motoria non è lo affatto per dimagrire. E’ bene chiarire subito questo falso mito: non è vero che sudare fa dimagrire, e neanche che dopo lo sport si può mangiare quello che si vuole. Distinguiamo insieme le buone regole dalle false credenze in fatto di dimagrimento e attività fisica. Sugli effetti dell’esercizio sulla forma fisica circolano una serie di leggende che perfino l’Istituto Superiore di Sanità ha ritenuto di dover smentire, inaugurando di recente un portale con le bufale su palestra e dintorni.

Il parametro scelto a livello internazionale per esprimere il rapporto tra salute e peso è il calcolo dell’Indice di massa corporea. La formula matematica per calcolarlo consiste nel dividere il peso, in chili, per il quadrato dell’altezza espressa in metri.

L’esame viene eseguito da un nutrizionita attraverso una bioimpedenziometria, un’analisi che serve ad avere una stima della composizione corporea: massa magra (acqua, muscoli, ossa) e massa grassa (tessuto adiposo). L’esame si basa sul dato fisico che l’acqua sia un buon conduttore di corrente elettrica mentre il tessuto adiposo sia un buon isolante: per questo viene fatta circolare nel corpo la corrente a bassissima potenza. Ci si sdraia sul lettino con quattro elettrodi su una mano e su un piede. Si rimane in questa posizione per circa dieci minuti, in modo da permettere una buona ridistribuzione dei liquidi corporei. Quindi, viene effettuato l’esame, che richiede in tutto circa trenta secondi e che non è doloroso né pericoloso (lo strumento è dotato di batterie proprie, non è collegato alla rete elettrica).

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