
Quando il sole ci cura si potrebbe definire così l’elioterapia, ovvero quella scienza terapeutica che prevede l’esposizione controllata al sole per sfruttare i benefici e le proprietà della luce sul nostro corpo. Il sole riesce a farci sintetizzare la vitamina D, essenziale per la salute, ma può aiutare anche chi soffre di psoriasi o altre malattie. L’elioterapia ci può fare del bene, ma attenzione: le macchie solari sono sempre in agguato!
Cos’è l’elioterapia
L’elioterapia è una vera e propria scienza terapeutica nota anche ai nostri antenati e si basa sull’esposizione ai raggi solari. Questi hanno la funzione di curare disturbi di varia natura, fra cui le malattie della pelle, il rachitismo, e la carenza di vitamina D. Inoltre, la luce del sole contribuisce a infondere un senso di benessere e di calore al corpo, e, quindi, favorisce il rilassamento muscolare. L’elioterapia, anche nota con il termine di helioterapia (dalla parola greca elios, cioè “sole”) usa come medicina il sole ed è una tecnica utilizzata fin dagli antichi greci e dai romani, che usavano concedersi lunghi bagni di sole (e fare ginnastica all’aperto) per rafforzare l’organismo.
L’elioterapia si basa sulla conoscenza dello spettro solare. I raggi del sole, infatti, arrivano sulla Terra sotto forma di luce visibile, di radiazioni (i raggi infrarossi) e sotto forma di raggi ultravioletti. Gli infrarossi portano calore e scaldano il corpo ma, rimanendo sullo strato superficiale della pelle non provocano conseguenze chimiche sulla cute (se non delle ustioni quando l’intensità dei raggi diventa elevata); i raggi ultravioletti, invece, hanno un potente effetto sul nostro organismo, in particolare sulla pelle, andando ad agire sul sistema metabolico.
Come si pratica
L’elioterapia va eseguita all’aperto, esponendosi al sole sotto controllo medico. Alcuni dottori ritengono che in alta montagna, dove lo spettro è più ricco di ultravioletti, i raggi solari siano più efficaci, mente altri sostengono che in riva al mare sia meglio. Tuttavia, la terapia elioterapica si può fare anche in città. L’unica accortezza è quella di rispettare i tempi e le modalità di esposizione: si parte con una piccola porzione di corpo irradiata dal sole, per poi aumentare la superficie e i minuti. Il massimo da raggiungere è qualche ora, ma mai durante le ore più calde. D’estate dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 14:00 alle 17:00. La durata media dell’irradiazione dovrebbe essere al massimo di circa tre ore ma la temperatura dovrebbe essere al massimo di 20°-25°. Si pratica da distesi, indossando un cappello bianco e gli occhiali da sole. In genere è meglio mettersi in un posto riparato come le terrazze panoramiche (i famosi solarium), ma si può fare anche sulla neve, in spiaggia e in barca.
Gli effetti benefici del sole sul corpo
L’elioterapia apporta numerosi benefici nel trattamento di varie patologie. In particolare essa trova applicazione nella cura di:
- malattie della pelle. Psoriasi, dermatite, vitiligine, acne, eczemi;
- malattie osteo-articolari. Come il rachitismo, l’osteoporosi e i reumatismi;
- malattie del sistema circolatorio e respiratorio;
- anemie;
- disturbi dell’umore, come ansia e depressione.
Tuttavia, anche chi è in buona salute può trovare giovamento dall’elioterapia perché la luce solare stimola la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti. In particolare, essa attiva la produzione della vit. D, la quale apporta calcio e fosforo necessari al sistema osseo per rinnovare le vecchie cellule con quelle nuove.
L’elioterapia, inoltre, depura l’organismo, poiché sudando sotto il sole viene facilitata l’eliminazione delle sostanze di scarto, come per esempio l’urea.
Attenzione agli effetti negativi
L’elioterapia ha numerose proprietà benefiche, tuttavia, se eseguita senza criterio, può anche risultare dannosa. Un’esposizione alla luce solare protratta per troppo tempo, infatti, può causare danni all’epidermide, come l’invecchiamento precoce della pelle e la comparsa di melanomi.
Ad esempio, si può essere soggetti a:
- macchie solari, eritemi e scottature;
- colpi di calore;
- invecchiamento precoce dei tessuti;
- disturbi agli occhi (cataratta e congiuntivite).