Quando ci si allena, è molto importante pensare anche ai momenti di riposo da concedere ai muscoli. In caso di allenamenti continui, infatti, si corre il rischio di arrivare al sovrallenamento, ovvero la fase in cui l’organismo tende al catabolismo, andando a compromettere i muscoli invece di farli crescere.
Dopo ogni allenamento, in genere, si avverte una tensione muscolare unita a dei dolori (doms) che sono anche il classico segno che si è lavorato bene sui muscoli. Questi dolori sono dovuti alle micro lacerazioni del tessuto muscolare che avrà bisogno di riposo (e della giusta alimentazione) per rigenerarsi, fortificandosi. Per ottenere ciò è indispensabile trovare anche dei momenti da dedicare al riposo. Questo può avvenire una volta a settimana o in caso di allenamenti intensivi, una decina di giorni ogni mese di allenamento. Cosa che vale in particolar modo per alcuni tipi di work out o per programmi di allenamento speciali che comprendono fino a 30 o 40 giorni di allenamenti continui. Ciò che conta è stabilire a priori dei momenti da dedicare al riposto e imparare a dormire per bene durante la notte. Con le giuste ore di riposo infatti (e per riposo, in questo caso, si intende il sonno profondo) si aiutano i muscoli a ricostruirsi e a crescere diventando più forti e resistenti.

Se ci si allena in palestra si può chiedere aiuto al proprio personal trainer, facendosi consigliare sulle pause da mettere in atto e sui giorni di riposo da dedicarsi. Nel caso in cui ci si allena da soli è invece opportuno studiare per bene la cosa in modo da non rischiare di entrare nella fase (già citata) di catabolismo. È infine opportuno ricordare che oltre al riposo totale, è importante far riposare i vari gruppi muscolari, allenandoli in giorni diversi e non tornando su quelli già messi sotto sforzo per almeno due o tre giorni. Seguendo queste regole basilari e mangiando in modo giusto si otterranno risultati importanti e raggiungibili in totale sicurezza.

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