La salute e la forma fisica non possono prescindere dalla nostra alimentazione quotidiana e bilanciare gli alimenti in ogni pasto e spuntino è il primo segreto. Gli alimenti vanno identificati secondo l’indice glicemico e il carico glicemico – e non unicamente le calorie – che sono, invece, parametri fisiologici e che si riferiscono alla qualità e alla quantità dei cibi. In pratica questi due parametri forniscono un’indicazione reale dell’effetto di un certo alimento e della sua quantità nell’organismo una volta consumato. Ad esempio, un pasto composto da alimenti ad alto indice glicemico e assunti in larga quantità significa che contiene molti carboidrati. Questi passeranno rapidamente nel sangue e verranno assimilati altrettanto velocemente. Questo induce l’organismo ad immagazzinare molta energia che, se quando assunta in eccesso in un unico pasto, verrà accumulata come grasso, incrementando così la massa grassa. Gli alimenti non possono esser classificati a seconda delle calorie che contengono in quanto ci si limiterebbe a quantificare il cibo in energia senza considerare, invece, l’effetto reale che un certo cibo avrebbe sul metabolismo. Risulta più preciso utilizzare l’indice glicemico degli alimenti scegliendo un’alimentazione quotidiana che abbia un medio-basso indice glicemico. In pratica questi ultimi si possono considerare positivi, mentre quelli ad alto indice glicemico negativi in quanto tale è il loro impatto sulla salute, sulla lucidità mentale e la massa grassa.

Calorie e longevità: il confine per saper invecchiare bene

E’ anche vero però che la caloria non va completamente dismessa. Si tratta comunque di un parametro utile a fornire un riferimento della quantità di energia che si sta introducendo nel proprio organismo. Se pur priva dell’effetto qualitativo di un alimento ovvero del reale impatto sul metabolismo una volta assunto. La caloria torna utile quando si parla di longevità. È ormai ufficiale, infatti, che un’alimentazione ipocalorica possa favorire una vita più lunga; ma attenzione, non si tratta di aggiungere anni alla vita, bensì di aggiungere vita agli anni. Il segreto è tutto qui: ridurre l’apporto calorico dell’alimentazione quotidiana e assumere una quantità sufficiente di polifenoli. Perchè la restrizione calorica nella nostra alimentazione ha effetti positvi fisiologici? La riduzione dell’assunzione giornaliera di calorie comporta numerosi cambiamenti ormonali. In generale si osserva:

  • un calo dei livelli di insulina nel sangue;
  • una significativa riduzione della massa adiposa;
  • una significativa riduzione della temperatura corporea;
  • una significativa riduzione della pressione sistolica e diastolica.

La diminuzione della massa grassa è un fattore rilevante nella longevità: un’elevata massa grassa è causa di maggiore morbilità e mortalità, attribuibili a diversi fattori patologici, tra cui l’insulino-resistenza. Le cellule adipose, quando in eccesso, infatti, secernono per loro natura fattori tumorali che sembrano promuovere l’invecchiamento e le patologie ad esso legate.

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