La pratica del nuoto è rilassante e salutare oltre che adatta a tutte le età e può essere praticata sia in mare (o in acque libere), sia in piscina. Tuttavia, a seconda di dove il nuoto viene praticato, ci sono delle differenze: nuotando in mare, aumenta la difficoltà a mantenere un ritmo regolare nelle bracciate e nella respirazione a causa della temperatura più fredda e del moto ondoso dell’acqua. Inoltre in mare, per la presenza del sale, si galleggia con maggiore facilità.
Come per tutte le attività fisiche, è sempre importante la gradualità dell’impegno onde evitare rischi di sovraccarichi sia sul sistema cardiovascolare, sia sul sistema muscolo-scheletrico e articolare.

Benessere per il cuore
Nuotando si esegue un lavoro muscolare prevalentemente aerobico e questo induce indubbi vantaggi a livello del sistema cardiocircolatorio.
Nuotare con regolarità, ovvero 2/3 volte la settimana, il muscolo cardiaco migliora la sua efficienza diminuendo, a parità d’intensità d’esercizio, il costo energetico; abbassando questo valore, diminuisce anche la frequenza cardiaca e il cuore migliora la sua capacità di lavoro. Si deve però ricordare che, a parità di tempo, l’impegno energetico in acqua è minore rispetto a quello necessario per svolgere un’attività fisica sulla terra ferma.
Infine, la pratica del nuoto aiuta a controllare la pressione arteriosa e a regolarizzare i livelli di glucosio e grassi nel sangue, diminuendo così l’incidenza di malattie cardiovascolari quali Infarto e Ictus.

 

 

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