Guardando un ciclista in azione viene facile pensare che la forza risieda tutta nei muscoli delle gambe, sono loro che spingono, mentre le fasce muscolari si delineano perfettamente sotto la pelle come in un disegno anatomico. E invece non è proprio così: “Si può avere tutta la forza delle gambe del mondo, ma senza un nucleo stabile non si sarà in grado di utilizzarla in modo efficiente”. Ad affermarlo è Graeme, preparatore atletico per ciclisti, e il nucleo stabile di cui parla altro non è che il core, la zona addomino-lombare dove risiede il centro di gravità del corpo umano. E’ la zona dove originano i movimenti, quella che più di ogni altra si occupa di stabilizzare il tronco e di far sì che la forza esercitata venga trasmessa agli arti senza perdite di potenza.

Cosa significa questo in pratica? Osserviamo la pedalata di un professionista: si vedrà molto bene come spalle e bacino siano perfettamente immobili e allineati. Se invece prendiamo le immagini di un ciclista in crisi o allo stremo delle forze, noteremo come il bacino oscilli sul sellino e come le spalle si muovano ad ogni pedalata. Un core solido contribuirà ad eliminare inutili movimenti della parte superiore del corpo, in modo che tutta l’energia prodotta sarà convogliata nel colpo di pedale. I ciclisti si muovono in modo dinamico sulla bici, usando il corpo per affrontare curve e ostacoli, non solo per pedalare.

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