Il mondo del bambino è un cosmo meraviglioso fatto di colori che liberano la sua fantasia in disegni favolosi; giochi che attivano la sua mente in creazioni sbalorditive; musica che lo emoziona rendendolo allegro e spensierato.
Purtroppo per il bambino con disturbo autistico non è così. Lui ha mille paure che scaturiscono in frustrazioni: si isola, non ama il contatto fisico, non sopporta i rumori, non ama i luoghi affollati, non guarda negli occhi la persona che ha di fronte, alcuni bambini autistici addirittura non sono verbali, altri sono auto ed etero aggressivi.
Il nuoto multifunzionale nasce per dare la possibilità al bambino autistico di aprirsi al mondo che lo circonda; di sperimentare la bellezza del gioco condiviso; di colorare la propria infanzia; la propria vita, con i colori della musica dei giochi e delle emozioni.
La lezione è individuale: il bambino è in acqua solo con l’operatore e senza ausili. Affinché il bambino sperimentando le proprie capacità nel momento della difficoltà sarà spinto a ricercare la figura di riferimento e ad aggrapparsi. Attraverso l’aggrappamento tra bambino e operatore si instaurerà un legame che gli permetterà di riconoscere l’operatore come la sua base sicura dove rifugiarsi nei momenti critici e gioire per i traguardi raggiunti. L’operatore, divenuto quindi figura solida, potrà offrirgli risposte adeguate e contingenti, diventando, sostanzialmente, il contenitore delle emozioni del bambino. Quando questi avrà paura lo rassicurerà, lo conforterà, aiutandolo a riconoscere, verbalizzare e vivere l’emozione provata. Quando il bambino proverà gioia e sorpresa per il traguardo raggiunto l’operatore lo rinforzerà lodandolo e accrescendo sempre più la sua autostima.
Tramite questa attività il bambino imparerà: ad accettare e ricercare il contatto fisico; ad agganciare e sostenere lo sguardo; a limitare ed eliminare le stereotipie; a migliorare il livello di attenzione; ad aspettare il suo turno ottimizzando i tempi di attesa; a conoscere e gestire gli spazi intorno a sé; a riconoscere gestire le proprie emozioni; ad eseguire compiti semplici e complessi; a fare richieste semplici e complesse arricchendo il linguaggio e le capacità comunicative; a condividere momenti di gioco con l’operatore e coetanei; ad essere autonomo in acqua e fuori dall’acqua; a coordinare meglio i movimenti a conoscere e gestire al meglio il proprio corpo.
Il fine ultimo del nuoto multifunzionale è proprio l’integrazione sociale. Raggiunti tutti gli obiettivi, il bambino verrà inserito in un gruppo di coetanei dello stesso livello di capacità, sperimentando sempre più lo stare, il condividere e vivere con gli altri momenti ludico ricreativi, sia nel contesto sportivo, sia in quello sociale.